Informazioni del Percorso
  • Bellezza: 4.5
  • Partenza: 45°54'38.7"N 9°23'31.4"E
  • Durata: 04:00
  • Quota: 2184 mt
  • Dislivello: 800 mt
  • Distanza: 4.8 km
  • Tipologia: Escursionismo
  • Difficoltà: EE
  • Stagione: Autunno
  • Esposizione: Sud
Superati i Pian dei Resinelli, verso una viuzza ricca di villette, iniziamo a indossare zaini, scarponi e pile. Appena afferro lo zaino, noto che è completamente bagnato, conseguenza di aver dimenticato a casa la guaina di plastica della borraccia appena comprata che impedisce al tappo di far trapassare l'acqua. Disperato all'idea di dover fare la direttissima dopo un periodo molto lungo di astinenza dalla montagna, mi rendo presto conto che quei 500 ml di acqua che avevamo sarebbero dovuti bastarci per tutto il tragitto. Tutto il sentiero è caratterizzato da immense guglie che rendono il paesaggio fantastico. Dopo averne superate parecchie, ecco che giungiamo al tratto più caratteristico della direttissima: una parete semi-ferrata che giunge ai piedi di una scala di metallo. Superato questo tratto e altre catene, giungiamo a una serie di tornanti che ci portano alla bocchetta del giardino. Morti di sete, continuiamo ad "arrampicarci" sull'ultimo tratto finchè non vediamo, ancora un po' distante, il bivacco Ferrario. Giunti a destinazione, veniamo circondati da degli uccelli che abitano le grigne: il gracchio alpino. Dopo averne sfamati a decine con pezzetti di mollica, riprendiamo la discesa, questa volta passando per il "sentiero delle capre". Giunti a pochi passi dai pian dei Resinelli, vediamo una coppia di camosci che, sempre curiosi per natura, ci fissano incuriositi. Appena arrivati all'auto, la prima cosa che facciamo è dirigerci verso uno dei bar dei Resinelli per bere qualunque cosa fosse disponibile. Dopo averne trovati tre chiusi eravamo disperati ma, per fortuna, il bar davanti alla chiesa era aperto e abbiamo potuto abbeverarci come si deve.

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